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Feudalesimo (1200)
Viene rappresentato da San Tommaso D'Aquino, di cui l'idea era quella del giusto prezzo e dell'illiecità dell'usura. La teoria del giusto prezzo dei beni deriva dalla prospettiva teologica della giustizia, che non deve portare a guadagni, speculando sull'ignoranza altrui. Sono riconosciute valide, l'aumento del prezzo in caso di carestie, guerre, ecc.
Mercantilismo (1400)
Viene sviluppato da mercanti e amministratori publici, con lo scopo di ridurre le importazioni ed aumentare le esportazioni all'estero. Sostenevano l'utilità dell'incremento demografico (manodopera).
Fisiocarzia (1700)
Per i fisiocratici il cardine del sistema economico è l'agricoltura, che a differenza delle attività manufatturiere, questa, ogni anno fornisce prodotto, e viene reimpiegata la semente per l'anno succesivo.
Scuola Classica (1800)
In questo periodo, gli economisti credono nei liberi mercati e ritengono, che solo attraverso la concorrenza si sviluppa l'economia, che ne deriva l'abbassamento dei prezzi dei beni. Il fallimento è dovuto alla concorrenza e l'incapacità dell'imprenditore a coordinare l'impresa.
Marxismo (1800)
Karl Marx affrmava, che il profitto e alti redditi derivanti dalla proprietà erano risultato di azioni fraudolente contro iu più deboli.
Neoclassicismo (1850)
A differinza del Classicismo, si studa le scelte future del consumatore.
Economia Keynesiana (1900)
Viene messa lòa cassa d'integrazione, cioè tutti i cittadini hanno diritto di danaro (anche se disoccupati). Vengono dati dei vincoli agli imprenditori, ad esempio il limite di licenziamento.
Piano Marshal (1950)
Alla conclusione della 2° Guerra Mondiale, l'Europa viene aiutata dagli Stati Uniti, con "donazioni" di danaro, in cambio gli stati europei dovevano acquistare merce esclusivamente americana. Questo ha dato il via al boom economico degli anni '60 in Europa..